Uno degli argomenti più delicati, che spaventa maggiormente chi si reca per la prima volta, ma non solo, negli Stati Uniti, sono i controlli negli aeroporti.
I controlli di cui parliamo sono quelli relativi al passaporto, di competenza dell’U.S. Customs and Border Protection.
L’agenzia che si occupa dei controlli doganali.
Per farvi trovare preparati abbiamo deciso di scrivere questo articolo rispondendo ai vostri dubbi e domande ricorrenti.
Documenti necessari
Prima di volare per gli Stati Uniti, vi ricordiamo che sono obbligatori due documenti:
- Passaporto in corso di validità
- ESTA
Se non ancora non siete in possesso di questi due documenti, vi rimandiamo ai rispettivi articoli, dove potete vedere come richiederli e quanto costano.
Controlli Aeroporto di partenza
I controlli di sicurezza per i voli destinazione Stati Uniti, iniziano già dall’Italia, prima di imbarcarsi.
Subito dopo il check-in dovrete passare per il “tanto temuto” Metal Detector.
I consigli qui sono:
- Carta d’imbarco pronta
- Separate i liquidi dal bagaglio a mano e accertatevi di averli messi un una bustina trasparente
- Toglietevi giacchi, cinta, monete, portachiavi ecc
- Lasciate anche dispositivi elettronici (PC e Tablet devono essere spenti)
- Le scarpe in gran parte devono essere tolte (prevalentemente quelle con suola alta)
- Acqua e altri liquidi non sono ammessi
Poggiato tutto nelle apposite vaschette siete pronti ad affrontare il Metal Detector senza paura.
Controlli aeroporti negli Stati Uniti
Una volta terminato il volo, c’è l’ostacolo Controlli Immigrazione, prima di poter ritirare le valigie e entrare effettivamente sul suolo americano.
Il controllo da effettuare sono quelli della dogana, di competenza dell’US Customs and Border Protection.
Per raggiungere gli sportelli giusti, voi dovete seguire le indicazioni ESTA, perchè state entrando negli USA come turisti.
L’altra fila è riservata ai cittadini americani.
Quanto bisogna aspettare?
Domanda delicata.
Diciamo che va molto a fortuna.
Se vi dice bene che il vostro volo arriva in un momento in cui gli arrivi internazionali non sono frequentissimi, allora potreste metterci poco.
Se invece arrivate poco dopo un altro volo pieno, allora potreste stare in fila anche più di un’ora.
Fare una previsione è difficile.
Quali sono le domande che fanno ai controlli di sicurezza negli USA?
Veniamo al nocciolo della questione.
Atterrati negli States, superata la fila alla dogana, adesso è il vostro turno.
Cosa fare?
Intanto un bel saluto non guasta mai.
Gli americani ci tengono.
Consegnate i passaporti all’agente e aspettate le domande di rito.
Quali possono essere:
- Qual è il motivo del vostro viaggio?
- Quanto tempo vi fermate?
Queste sono le due che quasi certamente vi verranno fatte e spesso sono più che sufficienti.
Le altre domande che possono capitare, e parliamo per esperienza diretta, sono:
- Dove alloggerete?
- Siete già stati negli USA?
- Che lavoro fate?
- La valigia è sempre stata con voi?
- Porti del cibo in valigia?
Terminate le domande di rito, mancano pochissime cose:
- Foto
- Impronte digitali
- Timbratura del passaporto
Adesso siete pronti a entrare effettivamente sul suolo americano.
Non parlo bene inglese avrò difficoltà?
No.
Gli agenti sono super disponibili e cercheranno di farsi capire se vi vedono in difficoltà.
Nelle grandi città, dove sono abituati al gran numero di turisti, questo è ancora più facile che avvenga.
Il consiglio che vi diamo in questo caso è di non rispondere a caso se non avete capito la domanda.
Non abbiate paura a farvela ripetere.
Meglio essere impreparati sull’inglese che rispondere uno “yes” alla domanda “Porti carne con te in valigia”?
Modulo Dogana

In passato durante il volo vi veniva consegnato un modulo, color celestino, in lingua inglese e nella lingua della compagnia aerea, che consisteva nel modulo doganale 6059B.
Sul modulo trovavate le domande di rito quali: nome, cognome, data di nascita, nome hotel, numero di passaporto, cosa porti con te tra cibo, animali e soldi.
Oggi questo passaggio non viene più fatto.
Controllo Passaporto Automatico (APC)
In alcuni aeroporti è possibile svolgere i controlli dell’ufficio immigrazione direttamente ai chioschi del CBP.
Chi è in possesso dell’ESTA può evitare parte dei controlli completando le procedure ai chioschi self service.
Le domande sono praticamente le stesse del modulo doganale, con tanto di foto, rilevazione impronte digitali e scansione passaporto.
Una volta risposto alle domande (di norma saranno tutti “NO”) il chiosco vi restituirà una ricevuta con la quale andare dall’agente dell’immigrazione.
Il controllo in questo caso è una formalità.
Al massimo vi viene chiesto lo scopo del viaggio.
Per esperienza vi diciamo che, il controllo doganale dopo il chiosco self service, è stato più un saluto di benvenuto negli States, che altro.
Timbro sul passaporto e via.
Con le macchinette il tempo di attesa diventa bassissimo.
5/10 minuti.
Tra le varie lingue a disposizione, c’è anche l’italiano, così da rendere il tutto ancora più facile.
Posso portare i medicinali?
Si, la maggior parte delle medicine è ammessa sia nel bagaglio a mano che in quello in stiva.
Il consiglio è di portare con voi quelli più importanti che potrebbero servirvi in volo o i primi giorni (per medicine da prendere quotidianamente).
Quelle più generali, portate più per precauzione che per necessità, imbarcatele.
Nel caso di farmaci particolari è meglio che vengano accompagnati dalla prescrizione medica, così da portela mostrare durante i controlli.
Importante sapere che qualsiasi ricetta italiana, anche se scritta in inglese, non ha valenza nel sistema sanitario americano, quindi in quel caso dovrete recarvi in una clinica, pagare, fare la visita e se il dottore lo reputa vi farà la prescrizione medica.
Con questa poi dovrete andare in una farmacia, ad esempio CVS Pharmacy e farvi dare o preparare la medicina.
Per evitare di pagare, non poco, tutto questo è bene munirsi di assicurazione viaggio prima della partenza.