Sono ormai tantissimi i paesi che hanno tolto dai propri requisiti di viaggio l’obbligo di vaccinazione. Gli Stati Uniti sono rimasti a lungo l’ultima grande meta turistica a obbligare i turisti ad esibire il proprio certificato vaccinale prima di imbarcarsi, ma adesso tutto questo sta per finire. Dal 12 maggio non ci sarà più l’obbligo di vaccinazione per entrare negli Stati Uniti.
Il Department of Homeland Security ha annunciato nella giornata del 1 maggio che, in linea con la conclusione dell’emergenza sanitaria pubblica, prevista per l’11 maggio, non sarà più necessario per chiunque dimostrare di essere vaccinato al momento dell’imbarco.
Ritorno alla normalità
Dopo 3 anni dall’inizio della pandemia, a due anni di chiusura, e a un anno di ingresso consentito ai soli vaccinati, la Casa Bianca ha confermato che è arrivato il momento di accogliere nuovamente tutti i turisti sul suolo americano.
Cosa succede adesso?
Niente di più semplice.
Dal 12 maggio per imbarcarsi su un volo diretto negli Stati Uniti saranno sufficienti due soli documenti:
Stop!
Proprio come succedeva nel 2019.
L’unica differenza è che l’ESTA in precedenza costava 14$ se fatto in autonomia, mentre adesso costa 21$.
Un piccolo cambiamento a cui possiamo far fronte 🤪 considerato quello che abbiamo passato in questi anni.
Meglio tardi che mai?! Finalmente addio all’obbligo di vaccinazione per entrare negli Stati Uniti

La scelta di Biden di prolungare l’obbligo vaccinale è stata criticata a livello politico dall’opposizione (repubblicani), ma anche da un numero sempre più nutrito di democratici.
Tanto che con un mese di anticipo era stato firmato il disegno di legge con cui poneva fine, in anticipo, all’emergenza sanitaria nazionale.
Questa lotta politica legata ai vaccini riguardava anche, e soprattutto, l’obbligo di vaccinazione per i lavoratori federali e operatori sanitari di molti ospedali.
Oggi però, alle porte della stagione estiva, la decadenza dell’obbligo di vaccinazione viene accolta con grande entusiasmo dall’industria dei viaggi.
Compagnie aree, catene alberghiere, tour operator e tutte le attività operanti nel settore Travel potranno tornare anche loro a lavorare al 100% con tutti i potenziali viaggiatori, senza restrizioni.
Un concetto sostenuto anche da Geoff Freeman CEO dell’Associazione Viaggi degli Stati Uniti, secondo cui, l’abolizione di questa barriera all’ingresso per viaggiatori da tutto il mondo consentirà al settore viaggi americano ma a tutto il paese, di continuare a crescere.